Moltissimi sono i docenti che lavorano con incarichi al 30 giugno, o peggio, con supplenze brevi e vanno dunque incontro a periodi di disoccupazione durante i quali percepiscono la cosiddetta Naspi.
Sorge dunque spontanea la domanda, se durante i periodi di percezione della Naspi vengono riconosciuti i contributi, ecco la risposta.
Durante la Naspi, viene riconosciuta una contribuzione figurativa (così chiamata perché non versata dal datore di lavoro) che è valida sia per il raggiungimento del diritto alla pensione di vecchiaia che per il calcolo della stessa prestazione pensionistica.
Per la pensione anticipata, invece, i periodi di Naspi, non sono utili per il raggiungimento del requisito contributivo minimo dei 35 anni, ma sono considerati solo ai fini della maggiore anzianità.