Come preannunciato negli scorsi giorni – ne abbiamo parlato in questo articolo – il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato un’ordinanza che vieta l’utilizzo degli smartphone in classe, anche a scopo didattico, fino alle scuole medie. Si, invece, a tablet e computer.

Ho firmato una circolare che vieta dal prossimo anno scolastico l’utilizzo del cellulare a qualsiasi scopo, anche didattico, perché io non credo che si faccia buona didattica con un cellulare fino alle scuole medie” ha dichiarato il Ministro che subito dopo ha precisato che il divieto non riguarda altri dispositivi come computer e tablet, che comunque dovranno essere utilizzati sotto la supervisione degli insegnanti.

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Nel 2022, una prima circolare del Ministro, consentiva l’utilizzo di cellulari e tablet in classe solo per scopi didattici, oggi invece, arriva la svolta definitiva che ne vieta definitivamente l’utilizzo indipendentemente dallo scopo.

Una recente ricerca della Pisa-Ocse aveva messo in evidenza, proprio poco tempo fa, come gli studenti italiani siano più distratti dagli smartphone rispetto alla media europea (38% italiani contro 30% media UE). Lo studio ha riaperto il dibattito tra chi, come il Professor Pier Cesare Rivoltella, sostiene che “lo smartphone non è dannoso in sé, dipende dall’abuso” e chi invece, come il Ministro Valditara, vorrebbe lasciarli fuori dalle aule scolastiche.

E’ una proposta invere, almeno per il momento, quella che auspica un ritorno al vecchio diario scolastico, in cui i ragazzi annotavano i compiti da svolgere in casa, “fermo restando che i genitori continueranno a essere avvisati con il registro elettronico, ho disposto che per il prossimo anno scolastico e per gli anni successivi ritorni il diario di una volta dove il bambino segna a penna che cosa deve fare e i compiti a casa“.

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